Orso bruno marsicano
(Ursus arctos marsicanus Altobello 1921)

Foto impronta Orso bruno marsicano

Foto impronte Orso bruno marsicano


Classificazione scientifica
Classe: Mammiferi
Ordine: Carnivori
Famiglia: Ursidi
Genere: Ursus
Specie: Ursus arctos
Sottospecie: Ursus arctos marsicanus

Sezione Orso bruno marsicano a cura di:
Dott. Gianpiero Di Clemente
Responsabile Ufficio di Vigilanza R.N.R. "Montagne della Duchessa"
guardiaparco@riservaduchessa.it




DESCRIZIONE: È il più grande carnivoro terrestre italiano, potendo superare i 200 kg di peso; la colorazione del mantello può variare dal nero all'isabellino, attraverso tutte le sfumature di bruno, lo stesso individuo può presentare gradazioni diverse di colore nelle varie parti del corpo.

DISTRIBUZIONE: La specie durante l'ultima glaciazione era ampiamente diffusa in tutta Europa, ma man mano che i ghiacciai si ritiravano, le popolazioni che si trovavano a basse quote, si sono progressivamente spostate ad altitudini maggiori, inseguendo le condizioni climatiche e vegetazionali loro congeniali.
L'areale di distribuzione dell'orso bruno marsicano comprende una vasta area dell'Italia centrale, interessante i monti della Marsica e dell'Alto Sangro, la Majella, i Gruppi del Sirente e del Velino, la dorsale degli Ernici-Simbruini, con una zona a maggiore densità sostanzialmente coincidente con il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e la relativa Zona di Protezione Esterna. Per la Riserva Naturale Montagne della Duchessa ed aree limitrofe sono disponibili dati storici e recenti di presenza, che inducono a considerare la specie come occasionale o di transito.

ALIMENTAZIONE: L'orso bruno è fisiologicamente un carnivoro, ma si è adattato ad una alimentazione onnivora con prevalenza della componente vegetale, ciò comporta la necessità da parte dell'animale di ingerire notevoli quantità di alimenti, per sopperire alla ridotta capacità di assimilazione. La dieta del plantigrado presenta notevoli differenze stagionali, in funzione delle disponibilità trofiche e delle preferenze dell'animale; in particolare in primavera si ha la prevalenza di erbe, in estate di insetti (formiche e coleotteri) e frutta, in autunno faggiole e ghiande, per l'inverno l'attività del plantigrado è ridotta o assente (letargo).

HABITAT La specie è legata ad ambienti montani forestali, ma ciò è probabilmente dovuto alla necessita di evitare ambienti fortemente antropizzati, coincidenti in genere con le aree a quote inferiori e a morfologia meno impervia.

RIPRODUZIONE Il periodo degli amori coincide con la fine della primavera e l'inizio dell'estate, la femmina partorisce durante il letargo da 1 a 3 cuccioli, in genere 2 che rimangono per due anni in compagnia della madre.

COMPORTAMENTO: Animale solitario, limita l'attività di gruppo alla sola stagione degli amori, nella quale compete con gli altri maschi per il possesso della femmina. Quest'ultima sceglierà il maschio più forte con il quale si accoppierà al termine di un periodo di "convivenza" di 21-28 giorni. Calato il desiderio sessuale, ognuno degli animali riprenderà la vita solitaria.


BIBLIOGRAFIA E SISTEMATICA

CLASSIFICAZIONE: Spagnesi M., A.M. De Marinis (a cura di), 2002 - Mammiferi d'Italia.
Quad. Cons. Natura, 14, Min.Ambiente - Ist. Naz. Fauna Selvatica


Piano di Tutela e Utilizzo del Territorio
della R.N.R. "Montagne della Duchessa" (1993)



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Articolo a cura di: Dott. Gianpiero Di Clemente

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