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Corvaro: la rocca, il castello medioevale

La Rocca di Corvaro

Foto sopra: La Rocca Medioevale di Corvaro

Il 17 dicembre 2016, a Corvaro, è stato inaugurato il Museo Archelogico Cicolano. Il museo dedicato agli Equicoli ha come fulcro dell’allestimento il grande ambiente centrale, dedicato al grandioso tumulo sito nella piana di Corvaro di Borgorose, che ha restituito 368 tombe di età preromana e romana.

All'estremo Nord del borgo medioevale e del paese attuale, su un colle, ultime propaggini del monte Cava, su posizione strategicamente militare, si eleva, potente e minacciosa la Rocca, con l'abitazione del signore, gli alloggiamenti per le truppe e i depositi per le munizioni.

L'abitazione del signore era nella parte più alta della costruzione doveva avere una forma ellissoidale, con una superficie interna complessiva di metri 30x10, muovendosi da Est verso Ovest e terminando in questi punti con due robusti e munitissimi torrioni di cui, in pessime condizioni ' resta ancora in piedi quelle del lato Ovest. Al centro di tale superficie, fino a qualche anno fa, per un cunicolo si poteva accedere a delle stanze, forse 7, ubicate all'altezza delle due finestrelle, che guardano verso il paese, e, secondo quanto riferiscono alcuni, attraverso un altro cunicolo, partente dalle dette stanze ed attraversante tutto li borgo, giungeva fuori le mura fino al Convento francescano.

La parte più alta della Rocca, a sud dell'abitazione del feudatario ripete lo stesso disegno, ma più schiacciato, senza torrioni, e con mura leggermente meno spesse, ha una superficie interna di metri 6x30, identica come estensione e come disegno all'abitazione del signore, senza torrioni, che forse era adibita per i depositi delle munizioni.

Infine, e sempre più a Sud, c'è una superficie ampia circa le tre precedenti, che doveva servire ad accogliere i contadini, il bestiame e le provviste del signore.

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Attigue alle mura esterne si notano delle grotte, costruite in pietra, che dovevano essere adibite a prigioni.

I muri di cinta del borgo, tuttora visibili, anche se in molti punti deteriorati e qualche volta rovinati per incompetenza, da chi voleva fare opera di risanamento, hanno anch'essi forma ellissoidale ed abbracciano una superficie interna di circa 10 mila metri quadrati. I raggi più lunghi dell'ellissoide corrono, come del resto anche per la Rocca, da est verso ovest.

Da evidenziare che propriamente al centro dell'ellissoide era ubicata l'abitazione dei parenti di Pietro Rinalducci, il futuro antipapa Niccolo V. A nord-est, contigua ad essa, nell'orto e quissi Pomponio, si notano ancora le macerie della Chiesa medioevale di S. Caterina. le quattro torri di cinta, anch'esse rovinate dal tempo e dalla mano impietosa dell'uomo, sono a pianta circolare e situate tutte nel lato est perché più facilmente espugnabile.

Al centro delle quattro torri si erge solenne, maestosa ed elegante, oggi, anche se declassata da fili, cavi elettrici e da una modesta lampada per illuminazione pubblica, Porta Calata, ingresso principale al castello.

Per l'accesso al Borgo medioevale esistevano quattro funzionali porte, che erano riuscite a sfidare perfino le furia dei sisma, come quello tragico di Avezzano, ma hanno dovuto capitolare perché, dove non poterono i cataclismi naturali, arrivarono inconsulte demolizioni.

Le altre porte erano cosi dislocate: Porta di Capolaterra, nelle immediate vicinanze della Rocca, nel lato est; Porta Cautu a sud-ovest, vicinissima al palazzo "Ascenzone "; Porta di Piazza, a nord-ovest di Piazza Regina Margherita; Porta Valle-Riu, ad Ovest della rocca nei pressi di Fonte Vecchia.

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All'interno delle mura medioevali esiste tuttora, nelle vicinanze dell'abitazione di Pietro Rinalducci, un arco, in buone condizioni, chiamato " Arcu egliu papittu " ma altri sono stati murati e distrutti, come quello abbattuto di recente, in via dei Fabbri, nelle adiacenze delle stalle delle capre " e quissi e Coccetta ".

La zona nord-ovest della Rocca e del Borgo era praticamente inespugnabile perché difesa dai " Riviglini " e dal torrente " Iscia "

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Nome Articolo: IL CASTELLO DI CORVARO
Autore: MONSIGNOR GIOVANNI MACERONI

Per approfondire, sullo stesso argomento: Corvaro, al tempo di San Francesco

Corvaro borgo Medioevale
Il borgo medoevale di Corvaro
Corvaro il borgo Medioevale ed il campanile
La rocca medioevaele ed il campanile quattrocentesco
Porta Calata
Porta Calata
interno Porta Calata
Porta Calata dall'interno del borgo
Visa dall'interno di Porta Calata
Porta Calata dall'interno del borgo
Corvaro angolo paese medioevale
Scorcio del borgo medioevale
Corvaro via dei Fienaroli
Via dei Fienaroli
Corvaro borgo antico
Angolo del borgo antico
Corvaro ingresso al borgo
Un ingresso al borgo antico