CAI 602: Il Vallone di Teve
(parte, Capo Teve, 1650m - Val di Teve - Bocca di Teve, 987 m)
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Legenda mappa:
A) Capo Teve (1650 m slm );
B) Vallone di Teve;
C) Bocca di Teve (980 m slm );
Descrizione del sentiero CAI 602
L'itinerario parte da Capo Teve a circa 1650m di quota,
proprio dal versante più basso, dove il bosco lascia il posto
ai prati pascoli secondari. In realtà, alcuni lembi di esso proseguono
ancora per qualche centinaio di metri sulle pareti settentrionale e meridionale
della valle. Il punto di riferimento, per la partenza, è il grande faggio
monumentale, a lato della strada carrabile che sale lungo la Val di Teve,
dove termina il CAI 103A proveniente dal Lago della Duchessa. Leggermente più a monte, un vecchio stazzo in pietra
testimonia la ‘vocazione’ alla pastorizia e al pascolo della località.
Il percorso, ad eccezione di alcune radure, si svolge interamente nel bosco di fondovalle, con un dislivello
positivo quasi del tutto assente.
Il Vallone di Teve è di origine glaciale, come evidenziato dalla sua classica
forma a "U", non mancano inoltre gli elementi tipici del movimento dei ghiacci
in ritirata, quali circhi glaciali e detriti morenici osservabili soprattutto nella testata della
valle, sotto i contrafforti del massiccio del Velino.
Alle quote più alte, dove la valle
inizia ad allargarsi e la faggeta, che descriveremo più avanti,
tende a diradarsi fino a scomparire,
trovano vita gli arbusteti prostrati, l'uva ursina (Arctostaphylos
uva-ursi) e il ginepro nano (Juniperus nana).
Nella parte alta troviamo la
faggeta mista, dove oltre al faggio (Fagus sylvatica)
il bosco ospita l'acero opalo (Acer gr. opalus),
l'acero di monte (Acer pseudoplatanus),
il sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia)
e altre latifoglie.
Nella parte più bassa della valle
è presente il querceto termofilo a roverella
(Quercus pubescens) e orniello
(Fraxinus ornus), con nocciolo (Corylus avellana),
carpino nero (Ostrya carpinifolia) e acero opalo
(Acer gr. opalus). Sia nel
fondovalle sia lungo i versanti sono presenti sporadici esemplari di
betulla (Betula pendula) e
tiglio (Tilia platyphyllos).
Abbarbicati sulle pareti rocciose dell'ultima parte del sentiero sono presenti
numerosi lecci (Quercus ilex) e la valle ospita, inoltre,
una colonia di grifoni
(Gyps fulvus) frutto di un progetto di
reintroduzione operato dal Corpo Forestale dello Stato negli anni '90 del '900, nella
adiacente Riserva Naturale Orientata Statale del Monte Velino.
Località partenza | Capo Teve |
---|---|
Quota località | 1650 m slm |
Località arrivo | Bocca di Teve |
Quota località | 987 m slm |
Durata ore | 1h e 45 min |
Dislivello + | 9 m |
Dislivello - | 665 m |
Difficolta | E |
Note | Il CAI 602 è chiuso per un'ordinanza del Sindaco di Magliano de' Marsi, legata alla pubblica incolumità, dal 1° ottobre al 31 maggio |
Pagine correlate:
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