Valle Amara
Descrizione itinerario 1 (CAI 104, ex 2G,
parte)
della Riserva Naturale
Montagne della Duchessa
(Bassa valle Amara: dall'ingresso della Riserva alla Piletta e ritorno)
Utenti | Bambini; anziani |
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Livello di difficoltà | Basso |
Percorso | Bassa valle Amara: Ingresso della Riserva (Ponte), La Madonella, Pietra Incacchiata, Mandria Stefanella, la Piletta e ritorno |
Sentieri CAI corrispondenti | 104 (ex 2G), solo la parte iniziale |
Tempo di percorrenza | 1h 30m |
Intervallo altitudinale (m s.l.m.) | da c. 1020m a1200m slm |
Note | |
Autori | Autori |
Altri itinerari con la Valle Amara |
Itinerario numero 7
:
Valle Amara , Fossa Conca , Fonte la Vena , Monte Ginepro , Valle dell'Asina , Valle Amara Itinerario numero 8 : Anguizzola , Prime Prata , Iaccio della Capra , Fonte la Vena , Fossa Conca , Valle Amara , Le Vene |
Descrizione e Habitat della Valle Amara
L'itinerario si snoda interamente lungo il fondovalle della Valle Amara, come
mostrato piu avanti nella mappa (segmento giallo).
La Valle Amara è una stretta valle fluviale che separa il complesso
delle Montagne della Duchessa (a sud) dal complesso del Monte San Rocco-Monte Cava-Monte Rotondo
(a nord). Durante i periodi piovosi scorre nel fondovalle un torrente effimero, il
torrente Corvaro (foto della piena del primo dicembre 2010),
che scompare in estate e in inverno. All'inizio della valle sono presenti lungo il greto alcuni salici (Salix caprea e S. purpurea), alberi che crescono tipicamente su terreno umido. Il versante di sinistra della valle (destra idrografica, se si considera la direzione di scorrimento del torrente) è coperto da un bosco misto di querce (Quercus ss.pp.),
carpino nero (Ostrya carpinifolia),
nocciolo (Corylus avellana) e, meno abbondante, faggio (Fagus sylvatica). A destra, invece, il bosco è stato parzialmente distrutto da un incendio verificatosi nel 2000; nelle zone incendiate si sta lentamente insediando l'arbusteto. Le zone non colpite dall'incendio sono invece occupate dalla faggeta. Proseguendo lungo il fondovalle la faggeta mista ad acero, carpino nero e nocciolo sostituisce gradualmente il querceto misto.
Alla base di alcune rupi si possono osservare
antichi ricoveri per i pastori e il bestiame. Le pareti rocciose sono colonizzate da specie erbacee rupicole; non mancano però alcune specie legnose che radicano nelle fessure della roccia, siti preferenziali per l'accumulo di humus, e crescono con un portamento stentato (quasi come bonsai naturali).
D'interesse storico - culturale, oltre i citati ricoveri in pietra ("capannacci") per gli ovini
anche i resti della chiesa antica della Madonnella e la nuova costruzione sacra realizzata nel luogo, in cui,
al riparo di un anfratto roccioso, è stata custodita la statua della "Madonnella".
Questa parte storica è consultabile all'indirizzo
valle_amara.html.